La pena di morte
IN ITALIA VIENE APPLICATA SOLO AGLI ONESTI CITTADINI, AI CRIMINALI NO

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PENA DI MORTE NEL MONDO

COS'è NESSUNO TOCCHI CAINO? ERGASTOLO O PENA DI MORTE? LO STATO A SUA VOLTA DIVENTA ASSASSINO?  
 
  SONO MAI STATI GIUSTIZIATI DEGLI INNOCENTI? LE MOTIVAZIONI A FAVORE VIDEO NOTIZIE A FAVORE  
 
 

CRIMINALI PIU' TUTELATI DEI CITTADINI E DELLE FORZE DELL'ORDINE

SEZIONE MIGLIO VERDE
CHI DOVREBBE ESSERE GIUSTIZIATO

CONDANNE TROPPO LEGGERE, SCONTI DI PENA E PERMESSI PREMIO

 
 

 

La pena di morte, chiamata anche pena capitale, è l'esecuzione di un prigioniero ordinata da un tribunale in seguito ad una condanna. Solitamente la pena di morte viene comminata a persone ritenute responsabili di reati gravi, come omicidio e alto tradimento. In alcuni paesi vengono considerati passibili di pena capitale omicidi occorsi durante l'esecuzione di altri crimini violenti, come la rapina o lo stupro.

L'opinione pubblica di molti paesi è divisa. In molti paesi in cui vige la pena di morte, primo fra tutti gli Stati Uniti, esiste un forte movimento che ne chiede l'abolizione. Viceversa, in molti paesi in cui non c'è pena di morte, tra cui l'Italia, riaffiorano periodicamente richieste di riammissione di questa pratica nel Diritto penale.

http://www.prodeathpenalty.com/
http://www.murdervictims.com/
siti a favore della pena di morte, in inglese.

 

Chi avrebbe meritato la pena di morte
I casi più famosi
IL MIGLIO VERDE

Molto spesso quando accadono certi fatti particolarmente efferati viene rievocata la pena di morte, purtroppo invece chi è colpevole anche di più omicidi fa pochi anni di carcere contando permessi premio, buona condotta e se va bene che rimane un buon numero di anni dentro prima o poi uscirà. Molto spesso queste persone non si pentono dei loro delitti. Donato Bilancia (il serial killer), i coniugi Romano (foto), Erika e Omar, Angelo Izzo e il massacro del Circeo, terrorismo armato, delitti di mafia, ma molti altri casi dove omicidi particolarmente cruenti meriterebbero la pena di morte, entra nella SEZIONE MIGLIO VERDE dove ci sono i criminali che sarebbero (o potrebbero essere) condannati a morte in caso fosse in vigore da noi.
I casi del "MIGLIO VERDE" sono i più famosi, ovviamente anche se non citati sono compresi quelli ai quali i media danno poco risalto.

 

PENA DI MORTE NEL MONDO

Mantenitori: 52 (quelli in rosso)
Paesi che attuano una moratoria delle esecuzioni: 4
Paesi membri del Consiglio d’Europa, che attuano una moratoria delle esecuzioni e si sono impegnati ad abolire la pena di morte: 1
Abolizionisti di fatto
(non eseguono sentenze capitali da almeno 10 anni): 38
Abolizionisti per crimini ordinari: 10
Abolizionisti: 92

Dati presi dal sito www.nessunotocchicaino.it cliccando sulla sulla mappa si accede al sito, sulla destra ritroverete la stessa mappa e cliccando potete vedere in dettaglio la situazione di ogni stato.

 

Cos'è Nessuno Tocchi Caino?

Non è solo un sito ma è IL sito (nonché un'associazione) che si batte per eliminare la pena di morte, come dice il nome sta dalla parte di Caino che uccise Abele ( Caino è un personaggio biblico, figlio maggiore di Adamo ed Eva, fratello di Abele) o quantomeno non accetta che venga ucciso per ciò che ha commesso.
Dal sito: "
Il 98% delle esecuzioni
nel mondo avviene in paesi autoritari e illiberali come Cina, Iran, Arabia Saudita... La soluzione definitiva del problema sta proprio qui e, prima che l’abolizione della pena di morte, riguarda l’affermazione della democrazia, lo stato di diritto, i diritti umani." E' giusto ma solo in parte, dato che il vero problema non è la pena di morte in se, ma COME viene applicata, dato che in molti di questi stati viene usata ancora la lapidazione e vengono punite donne che hanno SUBITO (le vittime insomma) uno stupro.
Questa organizzazione fondamentalmente è una succursale del partito radicale, basta esaminare chi c'è ai vertici:

IL PRESIDENTE
Marco Pannella cofondatore del partito radicale, anticleriacale, antiproibizionista (vuole legalizzare le droghe soprattutto quelle leggere), a favore di aborto e eutanasia. Certo sono sue posizioni e ha diritto di averle, ma quando dice di essere a FAVORE DELLA VITA e quindi è contro la pena di morte si dimentica delle droghe, che sono una  pena di morte prolungata, l'aborto e l'eutanasia (anche se è un tema molto personale quest'ultimo, forse più giusto è essere contro l'accanimento terapeutico, ma non divaghiamo). Se ne può dedurre che E' Sì A FAVORE DELLA VITA, MA SOLO DI QUELLA DI CAINO.
IL SEGRETARIO
Sergio D'Elia anche lui Radicale ma qui andiamo ancora peggio, ricopre un ruolo, dopo Pannella, di massima importanza nell'organizzazione nonostante trent'anni fa è stato condannato a 25 anni di carcere (ne ha scontati solo 12) per partecipazione a banda armata (in poche parole era un terrorista) e concorso morale in omicidio durante l'assalto al carcere di Firenze nel 1978 dove morì un agente di polizia (Fausto Dionisi). Recentemente durante un una trasmissione alla domanda se si vergogna del suo passato ha risposto NO ( vedi video ).
Ovvio che uno come lui è contro la pena di morte,
Altri esponenti della Rosa nel Pugno:

Elisabetta Zamparutti (tesoriere)
Daniele Capezzone
Marco Cappato

Tra i più conosciti ovviamente vale lo stesso discorso di Pannella militando nello stesso partito.

  il terrorismo, soprattutto quello armato sarebbe passibile di pena di morte.
Afferma di avere pagato il proprio debito (insomma 12 anni su 25) e possiamo anche essere d'accordo, ma per fare un paragone, un alcolizzato e drogato che uccide provocando un incidente stradale un ragazzo, una volta uscito di prigione se si è pentito e vuole davvero rimediare si dovrebbe battere contro le droghe e l'alcol al posto di aprire un locale notturno.
 

 

Ergastolo o pena di morte?

L'ergastolo dovrebbe essere la prigione a vita, dico dovrebbe perchè almeno qui da noi (ma non solo) l'ergastolo non viene più dato nonostante esista, nemmeno per gli omicidi volontari, addirittura si è avanzata l'ipotesi di abolirlo (2007) con la motivazione che ormai non viene più dato, certo, al posto di andare nella direzione opposta lo si vuole abolire. Nel 1981 venne fatto un referendum, la proposta era quella di abolire l'ergastolo, il 77% della gente votò NO, più o meno 8 su 10 erano contrarie. Nel 1998 fu fatta una proposta per abolirlo di nuovo e lasciare un massimo di 32 anni, ma passò solo al senato e non alla camera fortunatamente. Ora spiegata questa vergognosa mentalità più a favore di chi commette il crimine che del cittadino onesto è giusto chiedersi, è meglio lasciare chi ha commesso un crimine molto grave (ad esempio uno o più omicidi) in carcere a vita o per tot anni oppure condannarlo a morte? Contando le spese del mantenimento e che certi elementi non verranno mai riabilitati già sarebbero sufficienti motivi, ma la pena di morte è la massima pena, la prigione toglie la libertà, la pena di morte toglie la vita.
Quindi certezza di pena sì, per qualsiasi reato, ma per quelli più gravi deve essere prevista la pena di morte!

 

Lo stato può uccidere a sua volta un assassino?

Lo stato non uccide, giustizia. C'è una bella differenza, un criminale che uccide commette un omicidio, mentre lo stato fa giustizia. Ovvio come detto sopra i reati devono essere gravi, ad esempio un omicidio particolarmente efferato, l'uccisione di un membro delle forze dell'ordine ecc... Poi ci deve essere la certezza della colpevolezza e i metodi per eseguirla devono essere umani.

 

E' capitato che siano stati giustiziati innocenti?

E' capitato che (si parla sempre di stati democratici) alcuni condannati a morte (a volte pure giustiziati) sono poi risultati innocenti,  quindi scarcerati. Questo è stato possibile grazie all'uso della prova del DNA usata solo recentemente, quindi il problema non è la pena di morte in se, ma migliorare i processi e la certezza della colpevolezza. C'è da considerare che molte volte i condannati erano palesemente colpevoli.

 

Le Motivazioni a favore
Perchè la pena di morte serve?

Tra alcune motivazioni favorevoli c'è la necessità di punizioni esemplari per i delitti più efferati, il non funzionamento del sistema carcerario e le spese eccessive per il mantenimento dei detenuti.

I sostenitori della pena di morte inoltre trovano ragioni diverse a sostegno della loro tesi, ragioni di ordine etico, sociale, anche economico.
Essi partono dal presupposto che compito fondamentale dello Stato sia difendere ad ogni costo i singoli individui e la comunità, che chi rispetta la legge ha diritto ad una tutela maggiore rispetto a chi la disattende, che chi commette reati deve pagare, che esistono colpe per cui nessuna pena, tranne la morte, costituisca la giusta punizione.
Sarebbe quindi un'esigenza di giustizia a sostenere le loro ragioni.
In relazione alla pena di morte le teorie sulla funzione della pena si possono ricondurre a due filoni fondamentali: quello della retribuzione e quello della prevenzione. Per il primo la pena è un male che interviene come reazione morale e giuridica al male che è stato commesso con il reato, alla cui gravità è proporzionato, in modo da configurarsi come castigo morale e non come vendetta; per il secondo lo Stato non restituisce male con male, ma si limita a difendere la società dalla pericolosità degli autori dei reati, cercando attraverso la pena di impedire che soggetti socialmente pericolosi commettano altri reati.

La pena di morte inoltre, soddisfacendo il risentimento delle vittime e dei loro parenti, eliminerebbe la tentazione di vendette private ed il manifestarsi di disordini sociali.
L'eliminazione definitiva di un delinquente eviterebbe poi il ripetersi di altri reati da parte dello stesso che, pur condannato, potrebbe ritornare in libertà per condoni o altri meccanismi previsti dalla legge; certamente sul piano economico essa rappresenta un sistema di punizione molto meno gravoso di una lunga detenzione e dell'ergastolo, e quindi vantaggioso per la comunità.
Il fatto che la pena di morte sia irreparabile e non si possa risarcire chi sia stato condannato ingiustamente non sarebbe una ragione sufficiente per sopprimerla: basterebbe applicarla solo nei casi in cui ci sia la matematica certezza della colpevolezza dell'imputato; tanto più che esiste un'ulteriore garanzia: il potere di ogni capo di stato di concedere la grazia in caso di dubbio, commutandola in ergastolo o altra pena detentiva.

*Molti sostenitori della pena di morte ritengono che abbia pure la funzione di deterrente, io però non sono d'accordo.

 

CRIMINALI PIU' TUTELATI DEI CITTADINI E DELLE FORZE DELL'ORDINE

Molto spesso sentiamo di cittadini onesti che si difendono da ladri o aggressori e feriscono o a volte uccidono, per quel gesto subiscono processi su processi e alla fine subiscono condanne superiori ai veri criminali solamente perchè si sono difesi, dovrebbero ricevere un riconoscimento piuttosto! Ancora peggio quando sono le forze dell'ordine a difendersi, sia durante il classico lavoro giornaliero, se sparano durante una rapina uccidendo il rapinatore che punta la pistola, se sparano durante un posto di blocco a chi lo sfonda (magari un indagine interna per stabilire l'accaduto è normale), quando devono fare un arresto problematico di un immigrato ubriaco e usano la forza, vengono molte volte pesantemente colpevolizzati, quando svolgono solo il loro lavoro. Anche quando ci sono eventi "speciali" come partite, manifestazioni (soprattutto dei no-global o centri sociali) alla minima manganellata o se viene abbattuto un ragazzo che cerca di colpire un carabiniere (vedi G8 di Genova) subito che si protesta per la polizia violenta.

 

CONDANNE TROPPO LEGGERE, SCONTI DI PENA E PERMESSI PREMIO

Quando succedono delitti efferati ci si aspetta che chi li commette quantomeno rimanga in carcere a vita ma non è così, vengono dati pochi anni e con il tempo diminuiscono per buona condotta, il condannato usufruisce di permessi premio e a volte anche di semilibertà anche se ha stuprato, torturato e ucciso 2 ragazze (vedi il caso Izzo del Massacro del Circeo). Ma senza parlare degli omicidi, i piccoli reati partendo da furti, rapine ecc... e grandi come stupri e pedofilia vengono puniti con troppi pochi anni di carcere.
Poi c'è stato pure l'indulto che ha fatto uscire molti criminali e ha scontato la pena anche a chi ha commesso omicidi, meno male che i reati  a cui veniva applicato l'indulto non erano gravi, ultimamente si è riparlato nuovamente di abolire l'ergastolo, brutto segnale di chi ci governa. A quanto pare costruire nuovi carceri è un idea troppo strana.

 

Video

   
Mauro Dalla Porta Raffo spiega chiaramente perché la pena di morte è utile e risponde pure all'obbiezione riguardo la condanna di persona non sempre sicuramente colpevoli. Video delle Iene dove viene intervistato l'ultimo boia francese.

 

Notizie sulla pena di morte:

 

Lunedì 22 ottobre 2007
Mali. Governo decide abolizione pena di morte
Il governo del Mali ha annunciato di aver approvato il progetto di legge che abolisce la pena di morte, sostituendola con l’ergastolo. Il provvedimento deve ora essere approvato dal parlamento.

Le ultime esecuzioni in Mali risalgono al 21 agosto 1980, quando Mamadou Keita e Karuba Coulibaly, entrambi condannati a morte per omicidio, rapina a mano armata e altri crimini nel 1980, sono stati fucilati. Le ultime condanne a morte sono state registrate nel 2002, nei confronti di 26 persone, 19 delle quali condannate in contumacia.
 

Sant Egidio - 22 ott 2007

"IL GABON ABOLISCE LA PENA DI MORTE"

Da Napoli, dove è in corso il meeting della Comunità di Sant'Egidio 'Per un mondo senza violenza', arriva una buona notizia che toglie terreno alla pena capitale: in un messaggio inviato e letto alla cerimonia inaugurale, il Presidente della Repubblica del Gabon Omar Bongo ha annunciato la decisione di abolire la pena di morte nel Paese africano. E' sicuramente un passo avanti per giungere all'abolizione universale della pena capitale e all'arresto immediato di ogni esecuzione dei condannati a morte in ogni parte del mondo.

Si svuota il braccio della morte di New York
Corriere della Sera - 23 ott 2007
Ai giudici newyorkesi il merito di aver dato una netta accelerata alla continua retromarcia statunitense sulla pena di morte.

17 maggio 2006 - FILIPPINE la Camera dei Rappresentanti filippina ha iniziato il dibattito sul disegno di legge che prevede l’abolizione della pena di morte nel paese. Si tratta del Disegno di legge 4826, “Legge per la proibizione dell’applicazione della pena capitale nelle Filippine”, già classificato come urgente dalla presidente Gloria Macapagal-Arroyo.
Per il deputato Edcel Lagman, uno dei firmatari del disegno, l’applicazione della pena di morte nel paese non rispetta la legge, che richiede l’esistenza di “ragioni convincenti” per giustificare la sua imposizione.

27 GIU 2007 MOSCA - Kirghizistan abolisce pena di morte - Il Kirghizistan ha abolito la pena di morte, dopo una moratoria in vigore dal 1998. Il presidente Kurmanbek Bakiev ha firmato la legge. La decisione si inserisce in una piu' generale riforma che riguarda tutti gli aspetti del sistema giudiziario, dal funzionamento dei tribunali a quello delle procure. "Lo scopo -si legge in un comunicato- e' di umanizzare il diritto penale, con l'abolizione della pena di morte, sostituita dall'ergastolo e con l'introduzione di nuovi tipi di punizione". © Ansa


27 aprile 2007 GIAPPONE - Tre condannati a morte sono stati impiccati oggi in Giappone, nella prima serie di esecuzioni del 2007.Lo ha annunciato il ministero della Giustizia, al quale spetta di decidere la data delle esecuzioni, comunicata ai condannati solo poco prima di salire sul patibolo. I tre, tutti condannati per omicidi plurimi,sono stati impiccati in penitenziari di Tokyo, Osaka e Fukuoka, nel meridione. Sono state le prime esecuzioni dalle quattro che il 25 dicembre scorso.

20 gennaio 2007 PERU'
PERU'. IN MIGLIAIA IN PIAZZA IN FAVORE PENA CAPITALE
Migliaia di persone sono scese in strada a Lima, in Perù, per chiedere l'introduzione della pena di morte per reati di terrorismo e di abusi su minori. Il presidente peruviano Alan Garcia, a favore della pena di morte, vuole riformare la Costituzione per indire un referendum su questo tema.
Il presidente Garcia ha incontrato gli organizzatori del corteo, e ha sfilato insieme a circa 3mila persone fin sotto il balcone del palazzo presidenziale.
"Il popolo non vuole vendetta, il popolo vuole giustizia", ha detto Garcia. "Non posso placare il grido del popolo peruviano. Ho promesso di instaurare la pena capitale durante la campagna elettorale e voglio essere onesto e leale con il popolo", ha aggiunto.
Garcia in particolare ha proposto di applicare la pena di morte ai condannati per reati di terrorismo e di abuso su minori. Si tratta di uno dei punti del suo programma con cui ha vinto le elezioni presidenziali lo scorso anno.
La settimana scorsa, il presidente ha anche proposto di riformare la Costituzione, per poter indire un referendum su questa questione. Secondo Garcia, l'85 per cento dei peruviani è a favore della pena di morte limitatamente ai reati da lui presi in considerazione.

25 dicembre 2006 GIAPPONE: quattro detenuti giapponesi sono stati giustiziati, hanno reso noto funzionari, si tratta delle prime esecuzioni in Giappone da settembre 2005. Il portavoce del Ministero della Giustizia, parlando anonimamente in conformità alla politica del ministero, ha letto una dichiarazione che conferma le avvenute esecuzioni, senza rilasciare ulteriori dettagli.
Si tratta delle prime esecuzione nel paese dall’entrata in carica del nuovo Primo Ministro Shinzo Abe, lo scorso settembre, e dal la nomina di Jinen Nagase a Ministro della Giustizia. Il predecessore di Nagase, Seiken Sugiura, era un oppositore della pena capitale e non mai ha firmato ordini di esecuzione negli 11 mesi del suo ufficio. (Fonte: AP)

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