Dal 18 giugno 2004 "50 volte il primo bacio"
I brutti scherzi di una memoria troppo corta
Spiritoso, leggero, tenero senza scadere nel mieloso, surreale ma non ridicolo l'ultimo film di Peter Segal
“50
volte il primo bacio” (50 First Dates in originale) è il più
recente film del regista Peter Segal, con un divertente (e divertito) cast in
cui spiccano Adam Sandler, Drew Barrymore, Dan Aykroyd, Rob Schneider e Sean
Astin.
Commedia romantica del lungo filone nato da “Harry ti presento Sally” e “Tutti pazzi per Mary” arriva sugli schermi italiani il 18 giugno presentandosi come perfetto film da pomeriggio estivo: spiritoso, leggero, tenero senza scadere nel mieloso, surreale ma non ridicolo.
Adam Sandler interpreta Henry Roth , un rubacuori dalle mille storie e dalle mille scuse per interromperle bruscamente appena rischiano di diventare stabili. Sua perfetta terra di caccia sono le Hawaii, dove vive e lavora come veterinario per gli animali marini dell’acquario locale.
Le sue turbinose imprese da conquistatore subiscono una brusca interruzione il giorno che incontra Lucy (Drew Barrymore), una ragazza del posto di cui rimane irrimediabilmente innamorato a prima vista.
Le cose sembrano andare per il meglio, tranne che all’appuntamento successivo - il giorno dopo - la ragazza ha dimenticato completamente l’esistenza di Adam, e fugge terrorizzata davanti alle sue attenzioni. Adam scopre il terribile dramma di Lucy: a causa di un incidente avvenuto un anno prima, la corteccia cerebrale della ragazza ha subito un grave trauma, che le causa la perdita della memoria a breve termine ogni 24 ore.
Lucy vive da più di un anno lo stesso giorno, tutti i giorni e i medici non le danno alcuna speranza di guarigione. Su questo spunto, e sulla lotta per far tornare la memoria alla donna che ama - o almeno farle riuscire a vivere una vita il più felice possibile - si dipana tutta la trama del film, tra ottime gag, belle riflessioni sulla vita, ma anche alcune cadute di tono che rovinano un po’ l’insieme.
La scelta – scontata, come da filone - di inserire alcuni personaggi o alcuni scambi comici troppo sopra le righe danno ogni tanto spaventose virate sul boccaccesco a questo film che probabilmente si sarebbe retto benissimo anche senza.
Buona invece la scelta di mostrare il lato meno turistico della Hawaii, con bellissimi scorci rurali. Pur essendo una pellicola gradevole e divertente, non riesce a raggiungere la perfezione di un’altra opera che sfrutta anch’essa uno spunto simile, anche se giocato in maniera diversa: “Ricomincio da capo”, film del 1993 con Bill Murray e Andy McDowell, e visto come remake in Italia a teatro con Teo Mammumari (“Il giorno della marmotta”) e al cinema con Antonio Albanese (“E’ già ieri”).
A chi ha amato il film con Murray, è consigliato sicuramente “50 volte il primo bacio”, anche solo per ritrovarne in parte le atmosfere, anche se in chiave minore. Una nota particolare sulla trama di “50 volte il primo bacio”.
Lo spunto di una donna che perde la memoria ogni 24 ore non è assolutamente campato in aria o ridicolo, è anzi una delle poche cose serie del film: è una sindrome realmente esistente, trattata anche nel bellissimo libro “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello”, di Oliver Sacks (autore del più famoso “Risvegli”, libro trasposto anch’esso in film). Una visita in libreria per una bella lettura, prima o dopo aver visto il film, è il nostro suggerimento.