L'alcool, pur essendo in commercio, è considerato una
droga dall'Organizzazione Mondiale della Sanità perché è una sostanza
psicoattiva che dà dipendenza e assuefazione (bisogno di aumentare la
dose per ottenere lo stesso effetto).
Il consumo di alcol non è illegale, ma fa parte della nostra cultura.
Questo porta a sottovalutarne i rischi, causando comportamenti
dannosi per la salute fisica psichica e sociale.
L'alcoolismo è infatti la più antica e diffusa dipendenza nel
mondo occidentale.
L'alcol etilico o etanolo è una sostanza liquida incolore che si forma
per fermentazione di zuccheri semplici. Vino, birra, distillati,
superalcolici: mille forme di consumo del tutto lecite che non devono
far dimenticare i rischi connessi all'uso di questa sostanza.
Si trova in commercio sotto forma di: birra, vino,
distillati, liquori che contengono una percentuale di alcool etilico
variabile. I danni sono legati alla concentrazione di alcool nel sangue
(alcolemia) che dipende dalla quantità assunta, ma anche da età, sesso,
peso, salute, digiuno o meno….
Perché si ricerca.
L'assunzione provoca sensazione di leggerezza, ebbrezza,
facilita la comunicazione e la socializzazione, ma si può anche
diventare petulanti, scocciatori, violenti e litigiosi, sbruffoni o
piagnoni, rovinando amicizie, amori e matrimoni.
Danni
-
Gastriti; ulcere; epatiti; cirrosi; incidenti stradali; rischi
legati al comportamento sessuale più disinibito e quindi meno
protetto.
-
L'alcool in gravidanza può causare problemi nello sviluppo del
bambino.
-
Overdose si verifica associando alcool e droghe, come
eroina e psicofarmaci.
-
Un uso prolungato può danneggiare il cuore, il fegato, lo
stomaco e il cervello.
-
La dipendenza sia fisica che mentale a lungo termine causa
irritabilità, tremori alle mani, crampi, nausea e ansi, sintomi che
scompaiono solo se si assume nuovamente la bevanda alcolica.
-
L'associazione di alcool alla guida dell'auto causa pericoli
mortali a sé e agli altri.
-
Si stima che ogni anno, in Italia, ci siano circa 21.000 morti
associate al consumo di alcool.
Campagne contro la guida sotto effetto di
alcol
|
Cos'è?
L’alcol etilico è una
sostanza
psicoattiva
che deriva da
processi di fermentazione o distillazione. Fa parte della categoria
farmacologia dei depressori ed è attiva su
tutte le parti dell’organismo.
Si trova sotto forma di bevande: vino, birra, distillati, liquori,
spumanti che hanno al loro interno una concentrazione di principio
attivo (etanolo) variabile e che vediamo espressa sul prodotto in
gradi (%). È riconosciuta
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come
droga in quanto in grado di dare
dipendenza e assuefazione (con l’andare del tempo nasce la
necessità di assumere più sostanza per ottenere lo stesso effetto) ma a
differenza di altre sostanze è
comunque legale
La sua è una storia antica e radicalmente ancorata nella cultura di
vari popoli, da quando fu scoperto il fenomeno della
fermentazione sono iniziati i consumi
alcolici (già nel
neolitico
fabbricavano birra). Dalla comune distillazione naturale si passò nel
XIV°sec. a quella artificiale fino ad arrivare al XIX°sec. in cui la
distillazione diventò di tipo industriale portando con sé una crescita
enorme della sua distribuzione e quindi del suo consumo.
Negli USA agli inizi del XX secolo il fenomeno
antiproibizionista portò ad una illegalizzazione della
fabbricazione e vendita dell’alcol con l’esclusione di vino, sidro e
aceto destinati ad un uso culinario.
L’evidente inefficacia e i fenomeni criminali derivati da questa
proibizione frenarono l’Europa dal seguirne l’esempio.
TIPO DI UTILIZZO
L’alcol è utilizzato in modi e luoghi diversi e vasti: dalla
preparazione di alcuni cibi ai superalcolici "da notte", dall’aperitivo
al vino da tavola.
Il suo
utilizzo medico,
ambulatoriale è come disinfettante oggi ma prima della nascita delle
anestesie si usava per "stordire" e alleviare il dolore.
EFFETTI FISICI
Rallenta i riflessi;
Diminuisce la percezione di stimoli pericolosi;
Calore e rossore per vasodilatazione;
A dosi leggermente più elevate diminuiscono i riflessi più semplici.
Azioni abituali come camminare, mangiare diminuiscono di precisione
oltre ad un effetto anche sulla
memoria.
Altera la visione periferica e l’attenzione.
Può dare giramenti di testa e vomito
EFFETTI PSICOLOGICI
Stato di ebbrezza, loquacità, allegria,
socievolezza ma si possono avere effetti sul comportamento
che rendono chi è sbronzo violento, noioso,
"vittima" (soprattutto ad alte dosi);
Stordimento;
Sorpresa o desiderio di veder agire una
personalità diversa
che emerge per esempio dall’effetto
disinibitorio dell’alcol.
COSA PUO' ACCADERE SOTTO L'EFFETTO DELL'ALCOL
- Incidenti
di vario tipo tra cui
quelli stradali sono i più frequenti;
- Scordarsi di utilizzare SEMPRE il
profilattico attuando comportamenti a rischio di Malattie
Sessualmente Trasmissibili (con annesse gravidanze, rischio solo se
queste sono indesiderate);
- Problemi nello sviluppo del feto se utilizzato in gravidanza;
- Rischio di
overdose se associato a
droghe come psicofarmaci o eroina;
- Associato con
Ecstacy ad esempio
c’è un pericolo dovuto ad una forte
disidratazione e aumento la temperatura corporea fino a
rischiare il cosiddetto "colpo di calore";
- se mischiato con altre sostanze in generale si corre il rischio di
aumentare gli effetti indesiderati;
- rischio di credere che usando continuamente si possa "reggere" di più
la sostanza, in realtà si sta sviluppando
assuefazione.
QUANDO SI PUO' PARLARE DI ABUSO
Ai rischi dovuti all’abuso contribuiscono
vari
fattori quali: alcolemia (tasso di alcol nel sangue ), età,
sesso, peso, stato di salute. Le ricerche hanno riportato che
approssimativamente:
Con un’ alcolemia pari a 0,05% si ha una semplice diminuzione
dell’inibizione e alterazione di giudizio, leggera alterazione della
memoria;
- Salendo a 0,10% l’attività motoria comincia ad essere difficoltosa e
alcuni centri celebrali si narcotizzano;
- Arrivare ad una alcolemia di 20% nel sangue significa colpire l’area
motrice del cervello;
- A 30% circa si alterano le percezioni sensoriali in modo grave
entrando in uno stato di stupore e sbalordimento;
-
A un tasso del 40% si rischia una
narcotizzazione e uno stato di coma annullandosi
completamente le percezioni;
-
La morte per tasso alcolico nel sangue
elevato si ha se l’alcolemia è di 0,60/0,70% in quanto si colpiscono i
centri che controllano la respirazione e il battito cardiaco.
- L’uso cronico può portare danni celebrali e
sindrome di Korsakoff
(perdita di memoria, decadimento intellettivo con deficit sensitivi e
motori ), cirrosi
(maggior causa di morte tra gli alcolisti), si
intacca inoltre la muscolatura cardiaca con rischi di
infarto del
miocardio, la mucosa del tratto digerente si irrita in modo cronico per
questo c’è il rischio di
carcinoma alla bocca e al fegato, ulcera
gastrica ecc..
Inoltre rischi di gastriti ed epatiti.
QUALCHE CONSIGLIO
Il problema dell’alcol è che è
difficile
controllarne gli effetti. Essere consapevoli che può apparire tutto
controllabile quando invece c’è una evidente alterazione fisiologica e
percettiva.
Quindi:
-
non manovrare strumenti
che
necessitano anche minime capacità di coordinazione o percettive (auto,
moto...).
- Evitare di assumere in
gravidanza
perché l’alcol, come per la nicotina, passa facilmente attraverso la
membrana placentare arrivando al feto. I bambini nati da madri
assuntrici di grandi quantità di alcol presentano, nella maggior parte
dei casi, la così detta Sindrome Alcolica Fetale che si esprime in
ritardi mentali, incoordinazione, varie deformità fisiche ecc...
CHE FARE SE CI SI UBRIACA E CI SI SENTE MALE
Il consumo eccessivo di alcool in una sola volta può dare effetti
collaterali molto spiacevoli. La gravità di questi sintomi, accompagnati
o meno da emicrania, dipende da caratteristiche genetiche. Le bevande
alcoliche distillate, con un sapore marcato, contengono sostanze
(congeneri) che causano questi postumi. Il vino rosso contiene delle
sostanze simili a quelle della birra, che possono dare effetti
spiacevoli alle persone sensibili.
Minore è il
sapore di un alcolico, minore la quantità di congeneri contenuti
e migliore la situazione dell’individuo il giorno dopo. La vodka e il
gin ne contengono pochi, mentre il bourbon, il
rum e l’whisky di puro malto sono quelli che ne contengono di
più. L’alcool lascia il corpo abbastanza rapidamente, ma i congeneri ci
mettono più tempo, la
quantità di ore è uguale
al numero di bicchieri bevuti la notte precedente. Esiste un
solo modo di curare i postumi di un’ubriacatura: il tempo.
I sintomi sono
emicrania, nausea, vertigini,
irritabilità e depressione. Molti di questi effetti sono
causati dalla
disidratazione e
possono essere evitati bevendo acqua mentre si beve alcool e prima di
andare a letto. Un altro aiuto può essere dato dal fatto di aumentare lo
zucchero nel sangue mangiando una piccola merenda o un frutto prima di
andare a letto. Un altro trucco per evitare fastidi è quello di
non bere mai a stomaco vuoto (il
consumo di alimenti proteici come formaggio, latte intero, carne e burro
di arachidi diminuisce il fastidio) e di prendere un integratore di
vitamine del complesso B prima di iniziare a bere. Bisogna
evitare di mischiare diversi tipi di alcolici,
e di aggiungere bibite gassate (entrano più rapidamente in circolo).
L’acqua e i succhi sono la cosa più indicata; la birra e il vino vengono
assorbiti più lentamente degli alcolici distillati.
Le persone che non bevono spesso,
hanno un fegato che lavora lentamente e si ubriacano più velocemente.
Bisogna considerare anche che
minori sono le
dimensioni di una persona, maggiori saranno gli effetti dell’alcool
e dei postumi il giorno dopo. Le donne metabolizzano l’alcool in
modo più completo degli uomini e la concentrazione di alcool raggiunge
il livello più alto nel periodo premestruale.
Sembra che
i peggiori postumi da
ubriacatura si manifestino quando si beve in situazioni di tensione o
con senso di colpa. Anche la fatica ha la sua importanza: è importante
dormire abbastanza. Il caffè e la doccia fredda non aiutano a liberarsi
dei congeneri più velocemente di quanto faccia il tempo.
Sarebbe meglio poi
ricordarsi
per il futuro di quanto si è stati
male, delle figure ridicole che si sono fatte, del rischio che si è
corso. Esagerare con l'acol una volta ogni tanto può capitare (non è una
giustificazione ne una minimizzazione ma un dato di fatto) ma ogni
ubriacatura lascia un segno nel nostro corpo e nella nostra mente
CHE TIPO DI DIPENDENZA CREA
Può creare forte dipendenza psichica e fisica dopo un uso prolungato.
Produce tolleranza che si può sviluppare in un periodo che
varia dai 5 ai 10 anni, ma tutto è relativo!!!
L’astinenza da alcol produce una serie di effetti come: cefalea, nausea,
vomito, tremori.
Nella sua forma
più grave
l’astinenza si esprime in tre fasi successive all’ultima assunzione:
5/6 ore dopo una bevuta eccessiva si hanno tremori violenti, cefalea,
nausea e vomito, sudorazione profusa, crampi addominali, allucinazioni;
15/30 ore dopo l’ultima assunzione può presentarsi un’attività
epilettica;
le 24/48 ore successive comincia il
Delirium Tremens
(DT) che può
durare dai 3 ai 4 giorni, caratterizzato da deliri bizzarri, ipertemia,
tachicardia, agitazione e stato confusionale. Le convulsioni e il DT
sono mortali nella maggior parte dei casi. |