Origini e Famiglia

William James "Bill" Murray nasce il 21 settembre 1950 a Wilmette, Illinois, in una famiglia cattolica di origini irlandesi. Figlio di Edward (venditore di legname) e Lucille Murray, Bill è il quinto di nove fratelli, crescendo in un ambiente vivace e stimolante.

La famiglia Murray ha dato al mondo dello spettacolo diversi talenti:

  • Brian Doyle-Murray (nato il 31 ottobre 1945)
  • John Murray
  • Joel Murray (nato il 17 aprile 1963)

Gli altri fratelli hanno seguito percorsi diversi, in particolare Nancy, che è diventata una suora domenicana. La famiglia si completa con Andy, Ed, Peggy e Laura.

L'infanzia di Bill è stata segnata da un evento tragico: la perdita del padre nel 1967 a causa del diabete, quando aveva solo 17 anni. Nonostante le difficoltà economiche che ne sono seguite, questa perdita ha contribuito a forgiare il suo carattere resiliente e il suo particolare senso dell'umorismo.

Infanzia e Adolescenza

Durante l'infanzia, Bill si distingue come un bambino brillante e creativo, anche se spesso difficile da gestire in classe. La sua immaginazione viene alimentata dalle storie di eroi del Far West come Kit Carson e Davy Crockett, che diventano i suoi modelli di riferimento.

Gli anni alla Loyola Academy di Wilmette mostrano già il suo carattere peculiare: brillante ma irrequieto, Bill si fa notare per la sua verve comica e la capacità di intrattenere i compagni. Si diploma qui nei primi anni '60, prima di tentare la strada universitaria.

Fin da giovane, Bill comprende l'importanza del lavoro. Per contribuire alle spese familiari, inizia a lavorare come caddie nei campi da golf - un'esperienza che segnerà profondamente la sua vita, alimentando la sua passione per questo sport. Tra i vari lavori di questo periodo, particolarmente significativa è l'esperienza come pizzaiolo presso Little Caesar's nel 1971, dove lavora insieme a Kerry Simon, che sarebbe poi diventato un famoso chef.

La sua adolescenza è caratterizzata anche da momenti di sperimentazione artistica: forma una band musicale scolastica, i Dutch Masters, dove si esibisce come cantante, mostrando già quel talento per l'intrattenimento che lo renderà famoso.

Formazione e Primi Passi nel Mondo dello Spettacolo

Il percorso di Bill verso la fama inizia con una falsa partenza. Si iscrive alla Regis University di Denver per studiare medicina, ma la sua carriera accademica ha vita breve. Un evento apparentemente negativo segna la svolta della sua vita: viene trovato in possesso di marijuana all'aeroporto O'Hare di Chicago e viene espulso dal college.

Questa circostanza lo spinge a seguire le orme del fratello Brian nel mondo dello spettacolo. Nel 1973, approda alla compagnia di Chicago "Second City", celebre fucina di talenti comici. Qui si esibisce in oltre 500 performance di improvvisazione, affinando il suo stile sotto la guida di John Belushi, che diventa il suo mentore.

Il gruppo formato alla Second City, che include anche Dan Aykroyd, debutta prima in radio nel "National Lampoon Radio Show" e poi nei cabaret di New York. È l'inizio di una carriera che lo porterà a diventare una delle figure più amate della commedia americana.

Dal 1977 al 1980, Murray diventa uno dei pilastri del Saturday Night Live, partecipando a 72 episodi. Qui crea personaggi memorabili come il nerd Todd e il sordido cantante Nick, conquistando il pubblico con il suo stile unico e la capacità di improvvisazione.

Carriera

Il debutto cinematografico di Bill Murray arriva nel 1979 con "Polpette", una commedia diretta da Ivan Reitman. Ma è nel 1984 che raggiunge la fama mondiale con "Ghostbusters - Acchiappafantasmi", dove interpreta il Dr. Peter Venkman, ruolo originariamente pensato per John Belushi. Il film diventa un fenomeno culturale e il personaggio di Venkman una delle sue interpretazioni più iconiche.

Gli anni '80 vedono Murray alternare grandi successi commerciali a progetti più personali. Nel 1984, realizza un sogno scrivendo e interpretando "Il filo del rasoio", remake di un film del 1946. Nonostante il film non ottenga il successo sperato, dimostra la sua volontà di esplorare ruoli più drammatici.

Gli anni '90 segnano una svolta importante. Con "Ricomincio da capo" (1993), diretto dall'amico Harold Ramis, Murray crea un'altra performance memorabile. Il film, inizialmente sottovalutato, diventa un classico della commedia americana. Lo stesso anno, recita accanto a Robert De Niro in "Lo sbirro, il boss e la bionda", dove durante le riprese gli rompe accidentalmente il naso.

La vera consacrazione artistica arriva nel 2003 con "Lost in Translation" di Sofia Coppola. La sua interpretazione di Bob Harris gli vale un Golden Globe e una nomination all'Oscar, dimostrando definitivamente la sua versatilità come attore. Il film, scritto appositamente per lui da Sofia Coppola, segna l'inizio di una nuova fase della sua carriera.

Nel corso degli anni, Murray ha sviluppato collaborazioni significative con registi come Wes Anderson e Jim Jarmusch, partecipando a film come "Rushmore" (1998), "I Tenenbaum" (2001), e "Broken Flowers" (2005). Nel 2021, è tornato alle origini riprendendo il ruolo di Peter Venkman in "Ghostbusters: Legacy".

Vita Privata e Passioni

La vita personale di Bill Murray è tanto eclettica quanto la sua carriera. Si è sposato due volte: prima con Margaret "Mickey" Kelly nel 1981, conosciuta durante il Saturday Night Live. Dal matrimonio nascono due figli, Homer (1982) e Luke (1985). La coppia divorzia nel 1994.

Nel 1997 sposa Jennifer Butler, costumista conosciuta sul set di "S.O.S. Fantasmi". Con lei ha quattro figli: Cal (1993), Jackson (1995), Cooper (1996) e Lincoln (2001). Questo matrimonio termina nel 2008 in modo burrascoso.

Murray è noto per la sua grande passione per il golf, documentata nel libro "Cinderella Story: My Life in Golf" (1999). Insieme ai fratelli ha fondato una catena di ristoranti chiamata "Caddy Shack", con sedi in varie città americane.

È anche un appassionato di baseball e possiede quote di diverse squadre delle leghe minori, tra cui i St. Paul Saints e i Charleston RiverDogs. La sua gestione della carriera è diventata leggendaria: non ha un agente né un manager, e gestisce le proposte di lavoro attraverso una segreteria telefonica che controlla raramente.

Un aneddoto curioso del 2006 lo vede protagonista a St. Andrews, in Scozia, dove, dopo aver partecipato a una festa studentesca, si è fermato ad aiutare a lavare i piatti, dimostrando quella spontaneità che lo ha reso tanto amato dal pubblico.

Curiosità e Aneddoti

La vita di Bill Murray è costellata di aneddoti che ne hanno alimentato il mito:

  • Durante le riprese di "Ricomincio da capo" (1993) è stato morso due volte dalla marmotta, dimostrando dedizione al ruolo nonostante gli imprevisti.
  • È stato preso in considerazione per ruoli iconici come Batman/Bruce Wayne (1989), Willy Wonka in "La fabbrica di cioccolato" (2005) e persino per Buzz Lightyear in "Toy Story" (1995).
  • La sua passione per lo sport lo ha portato a essere un tifoso sfegatato delle squadre di Chicago. Durante i playoff del 2003 dei Chicago Cubs, mentre si trovava in Italia per lavoro, ha fatto inserire nel contratto una clausola che gli garantisse la visione delle partite via satellite.
  • È uno dei tre attori americani ad essere stato nominato all'Oscar per un film girato in Giappone ("Lost in Translation"), insieme a Marlon Brando e Red Buttons per "Sayonara".
  • Il 29 luglio 2007 ha condotto il Crossroads Guitar Festival al Toyota Park di Chicago, un evento benefico promosso da Eric Clapton.
  • Nel 2007 è stato fermato dalla polizia di Stoccolma mentre guidava un golf cart (legalmente!) per le strade della città, diretto al suo hotel dopo una partita di golf.
  • Il suo musical preferito è "Oklahoma!", un dettaglio inaspettato per un attore comico.

Citazioni Memorabili

Le parole di Murray spesso rivelano la sua filosofia di vita e il suo approccio unico alla fama:

"Non ci sono molti lati negativi nell'essere ricchi, a parte pagare le tasse e avere i parenti che ti chiedono dei soldi. Ma essere famoso, qui, è un lavoro che dura 24 ore su 24."

"Una delle cose che mi piacciono della recitazione è che, in qualche modo strano, ritorno ad essere me stesso."

"Se non ti riesce la prima volta, il paracadutismo non fa per te."

"Penso che una storia romantica inizi con il rispetto. E una nuova storia romantica inizia sempre con il rispetto. [...] Se sto nella mia stanza di albergo e guardo la TV, non ho vissuto oggi."

"La malinconia può essere dolce. Non è una cosa brutta, ma è qualcosa che capita nella vita, come l'autunno."

Eredità Artistica

Bill Murray rappresenta un caso unico a Hollywood: un attore che ha saputo evolversi da comico irriverente a interprete drammatico rispettato, mantenendo sempre la sua autenticità. Il suo approccio non convenzionale alla fama e alla carriera lo ha reso una figura quasi mitologica dell'industria cinematografica.

La sua influenza si estende ben oltre i confini del cinema: le sue apparizioni improvvisate a feste private, il suo modo unico di gestire la carriera, e la sua filosofia di vita lo hanno reso un'icona culturale che trascende il semplice status di star del cinema.

Classificato al #82 dall'Empire Magazine tra "Le migliori 100 stelle del cinema di tutti i tempi", Murray continua a sorprendere il pubblico con le sue scelte artistiche e il suo carisma inconfondibile.